Chi siamo

Montemarciano oggi

Progetto incoming

Il Comune di Montemarciano potenzia la comunicazione istituzionale per offrire un’informazione aggiornata e costante agli utenti/viaggiatori/visitatori e per avvicinare la cittadinanza alle iniziative dell’Amministrazione.

Per il raggiungimento di una strategia efficace e multicanale il Comune diventerà l’editore di se stesso mediante una produzione cartacea e web dedicata alla nuova visione della città. Il progetto “Montemarciano Incoming” ha un suo logo (NDR estrapolare da montemarcianoturismo.it), da affiancare a quello comunale e si provvederà alla stesura di un vademecum dedicato da distribuire a operatori e cittadinanza perché passi dallo stato di produzione di contenuti a quello di autoresponsabilizzazione cittadina.

sarà prodotta una serie di prodotti editoriali da destinare ai vari media di uscita (carta, web, social, altre P.A.) di cui questo magazine fa parte, ivi comprese le iniziative in esso contenute come le campagne di pubblica utilità che, da metà del secolo scorso, distinguono le Amministrazioni responsabili che si rivolgono direttamente al cittadino per una sensibilizzazione su argomenti sostenibili.

Fondamentale per la comunicazione del Comune sarà l’interazione tra i partner del progetto, pubblico e privato, per una veloce e completa pubblicazione delle attività/novità presenti in città. Una rete virtuosa che deve attivare permanentemente un efficace e rapido collegamento delle informazioni delle strutture di accoglienza di ogni genere e sulle novità che gli operatori economici vorranno fornire, che avranno diffusione diretta sul sito e sui canali social, come ad esempio la prossima costruzione di percorsi turistici tipo, anche solo della durata di un weekend, mediante integrazione diretta tra Amministrazione e operatori.

Si ricorda che, ai fini di questa operazione di comunicazione, sono attualmente attivi e a disposizione dei cittadini, che si invitano a partecipare con l’invio di contenuti inerenti lo sviluppo turistico della città, i seguenti canali di comunicazione:

1) sito ufficiale del Comune di Montemarcianohttps://www.halleyweb.com/c042027/hh/index.php

2) (Questo) sito Comune Montemarciano dedicato al turismohttp://www.montemarcianoturismo.it

3) MM magazine, organo ufficiale del Comune, cartaceo, disponibile sulla homepage del sito comunale, qui il link diretto al secondo numero:
https://www.halleyweb.com/c042027/images/MMMagazine/n2-2018.pdf

4) FB account Facebook Comune di Montemarcianohttps://it-it.facebook.com/comune.montemarciano.ancona.it/

5) FB account Facebook Cultura Comune di Montemarciano https://www.facebook.com/culturamontemarciano/?ref=bookmarks

Cenni storici

 

Comune di Montemarciano

 

Montemarciano si erge su una piccola altura di 92 metri che nel corso dei secoli ne ha modellato la storia e l’impianto urbanistico.

Già insediamento di epoca romana, le prime notizie certe di questa località risalgono al 1291, quando compare in alcuni documenti ufficiali la denominazione “Montem Marzanum”, da ricollegare presumibilmente o al nome Marcius, proprietario di un fondo romano – da cui appunto deriverebbe l’epiteto Marcianus– o all’antroponimo Morasius, da cui deriverebbe il termine Moraciano, riferito invece ad un fondo documentato tra il 785 e il 788 che corrispondeva all’attuale centro abitato. Rimanendo tuttora aperte le ipotesi circa l’origine del toponimo, non sono mancate nel corso dei secoli interpretazioni più leggendarie che hanno legato la nascita del paese al dio Marte, favoleggiando sull’esistenza di un monte di Marte (XVI-XVII secolo), nonché sulla presenza di una città romana chiamata “Marziana”, i cui confini si estendevano da Case Bruciate (l’attuale Marina di Montemarciano) a Montignano (frazione di Senigallia).

Riconosciuto come castrumnel 1307 insieme al territorio di Cassiano, nel basso Medioevo questo piccolo insediamento è conteso da Ancona e da Jesi per la sua posizione strategica alla foce dell’Esino. Conosce la dominazione malatestiana prima (dal 1403 al 1463) e quella piccolominea poi (1463-1578), di cui restano tracce significative soprattutto nei toponimi cittadini, in alcuni stemmi in pietra che ornano edifici storici del paese, come Villa d’Ascoli, ma anche e soprattutto a Marina di Montemarciano, dov’è ancora presente l’antica osteria e stazione di posta conosciuta come “Mandracchio”.

Il 1578 segna uno spartiacque nella storia del paese: con la rovinosa disfatta di Alfonso Piccolomini, vicario di Montemarciano dal 1576, papa Gregorio XIII fa distruggere la cinquecentesca rocca cittadina, diventata un covo di banditi. Con i lacerti dell’imponente edificio demolito, viene riempito il fossato intorno alla rocca e costruite nuove abitazioni: l’assetto viario del paese cambia ma l’imponente fortezza a due torri, seppure demolita, continuerà a condizionare la disposizione delle strutture abitative successive, com’è possibile vedere ancora oggi: la centralissima via Falcinelli infatti, un tempo via di Mezzo, è circondata da via Umberto I, già via del Giro Grande, la quale segue l’antico tracciato delle mura perimetrali della rocca.

Dopo la fine della dominazione dei Piccolomini sul territorio, Montemarciano rientra sotto la giurisdizione della Camera Apostolica – che affida a Ercole Sfrondati, nipote di papa Gregorio XIV, l’ex vicariato, di cui sarà duca per breve tempo, dal 1591 al ’93 – e assiste alla progressiva presa di potere sul piano economico e politico di facoltosi proprietari terrieri esterni, che fanno qui la loro fortuna grazie al regime enfiteutico.

Vengono nel frattempo erette le principali chiese del paese, che risulteranno essere ben 12 a fine XVIII secolo. Montemarciano continua a mantenere la sua vocazione agricola anche nel XIX secolo, epoca in cui si provvede a dotare il nuovo Comune di numerosi edifici che migliorano il decoro urbano, dalla scuola al teatro comunale, oltre alla torre dell’acquedotto comunale e all’asilo infantile. Queste iniziative architettonico-urbanistiche ricevono grande slancio soprattutto a fine secolo, grazie all’impegno profuso dall’ingegnere e imprenditore edile Giovambattista Marotti.

Oltre a quest’ultimo, Montemarciano ha dato i natali ad altre personalità di spicco che si sono distinte per vari meriti: da Luigia Mandolini, maestra e protoelettrice italiana vissuta nella prima metà del Novecento, a Carlo Falcinelli, giovanissimo sottotenente, medaglia d’oro al valore (4 novembre 1950), che sacrificò la vita per salvare il suo plotone alle Bocche di Cattaro nel gennaio del 1942. Senza dimenticare la coraggiosa e tenace moglie di Aldo Moro, Eleonora Chiavarelli – per gli amici “Noretta” – che celebrò qui, al Santuario degli Alberici, le nozze con lo statista il 5 aprile 1945, e lo speleonauta e cronobiologo Maurizio Montalbini, divenuto celebre per i suoi lunghi periodi di isolamento all’interno di grotte ipogee, a studiare i cambiamenti del ritmo circadiano e i loro effetti su corpo e psiche.